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La canzone della Guardia Giurata

 

 

In questa pagina si vogliono raccogliere delle poesie, dei testi e quant' altro serva per descrivere la nostra vita ed esperienza di tutti i giorni nelle guardie giurate e al di fuori di esse. Naturalmente tutti possono mandare del materiale alla nostra casella mail.

 

Questa è la poesia premiata dall'EBINVIP per il concorso dello scorso anno.

Pasquale Vignola

 

 

LE GUARDIE GIURATE

Lasciano le loro case,
le loro madri,
le loro spose
e s’incamminano nell’incerta via!

Chi sono loro?
Uomini!.....
Uomini che vegliano su altri uomini
son padri che vegliano su altri figli
son sposi che vegliano su altre spose
son figli che vegliano su altre madri!

A volte,
il letal pericolo,
fà dissetar il grigio asfalto del loro sangue
e riposar le stanche membra sul freddo marmo,
quante volte le loro spose hanno pianto?
Eppur nulla chiedono, tiran avanti per la lor via.

Allor,
tu amico che leggi le mie parole
se l’incontri sulla strada della Vita,
dona loro un sorriso!

"autore GPG Liparoti"

 

NOTTE DI SOLITARIA COMPAGNIA

E inizia un’altra notte in solitaria compagnia chiuso nell’auto di servizio poco dopo aver salutato i colleghi in centrale.
Si parte ancora una volta per trascorrere le ore della notte in pattuglia tra un controllo e l’altro lungo le vie dove i giochi di luce dei lampioni fanno da protagonisti di questa atmosfera.
Una cupa linea bianca ti indica la strada per non tradire la tua guida, poche auto circolano e le vedi spuntare all’ultimo momento tra la nebbia che ti avvolge.
Passi il tempo ad osservare, controllare, pensare… vorresti parlare con qualcuno ma non c’è, l’unica voce amica la senti dalla radio di servizio quando ti chiama la centrale, spesso per un allarme e allora corri per non perdere tempo, l’adrenalina sale ma non sai mai quel che ti aspetta sul posto, la notte si scalda e speri sempre che finisca tutto bene, magari che proprio la nebbia ha fatto saltare un sensore dell’allarme.
La notte passa lenta tra i pensieri, tra la solitudine… nella tristezza dell’inverno. La tua unica compagna è l’arma che sta sul tuo fianco, la tratti come se fosse la tua donna, la curi, la coccoli in modo che non ti tradisca mai.
Ti fermi in un punto privo di nebbia e scorgi le luci della città, ti riposi un attimo osservando il panorama mentre la radio di servizio continua a non fiatare… da lontano senti le campane di un paese, è mezzanotte ed è Natale.
Una persona passa vicino a te e sorride quasi per farti gli auguri ma senza troppa confidenza, ciò allieta la tua solitudine che ti fa pensare alla persona che ami, da sola come te che attende il tuo ritorno in questo giorno di festa dove ogni famiglia è riunita, bambini che giocano a tarda notte nei giardini delle case ricoperti da luci multicolore.
E’ una notte felice, allieta pure la solitudine che porti dentro ogni notte. Poi la luce del sole inizia a crescere ed indica che è ora di tornare a casa, a riposare, ad amare la persona che ti ha atteso con ansia per tutta la notte di Natale e non ti resta che esserne felice.

Alessandro Tortorici GPG di Ferrara

 

 

SONO SOLO UNA GUARDIA GIURATA

 

Sono solo una Guardia Giurata …

ho inseguito un sogno …

una divisa che indosso ogni giorno.

 

Mi sveglio al mattino

con un bacio saluto il mio Amore

e con una pistola al fianco

lavoro per ore

e non mi sento mai stanco

davanti alle banche, per strade o sul blindato

penso a quanto è bello essere amato

dalla gente che crede nel mio lavoro

e la paura cancella dagli occhi miei.

Ritorno a casa,

con un altro bacio saluto il mio Amore

e dentro al cuore una grande gioia

… penso ai miei colleghi che lavorano ancora …

… ormai è buio … ma la notte per loro è ancora lunga …

Con una preghiera mi addormento

Chiudo gli occhi … fra poco dovrò alzarmi ...

 

Sono solo una Guardia Giurata …

Ho inseguito un sogno …

Una divisa che indosso ogni giorno.

 

Lucia Carucci GPG di Bari

 

 

GIPPIGGI...

Non auto lucide e potenti,
con sirene e lampeggianti,
ma trabiccoli scassati lenti e molto traballanti,
ma se arriva quell'allarme in un lampo son presenti.

Hanno regole severe da dovere rispettare,
alla stregua del servizio d'ogni bravo militare.

Spesso ombrosi e diffidenti... ma capisci certi accenti!.. il lavor che loro fanno è a che far coi delinquenti!

Sono guardie attente e vispe, invisibili e nascoste, come ragni nella tela loro aspettan giusta l'ora, ma al momento del bisogno son presenti nel lor regno, buio freddo e puzzolente, dove mai ci va la gente, anche scomodo e stancante, ma per loro affascinante perché attira il delinquente,

Quando piove son bagnati, sotto il sole son sudati, con la neve infreddoliti, ma mai assenti od imboscati,

Si nel buio un po’ impauriti, dal periglio tormentati, la paura li carezza ma è la loro sicurezza!

Militari non mancati e nell'animo forgiati, sempre pronti alla battaglia se l'allarme chiama e sveglia,

Con un'arma sempre ai fianchi, del suo peso non son stanchi, silente e fedele compagna d'un lavoro che gl'insegna dì tenerla giù in fondina finché arriva la mattina, quando stanchi vanno a letto fino all'ora del pranzetto,

Nel lor intimo fedeli a quell'inno che Mameli musicò l'amor di patria all'estremo sacrifizio fino all'ultimo servizio,

Se tu passi la nel buio e lo vedi fermo lì, stai tranquillo e sii cortese, è una guardia GIPPIGGI !
(e per chi questa poesia non l'avesse interpretata, il GIPPIGGI, è una Guardia Particolare Giurata!!)



Paolo Corti.